AVOLIO - Articoli filtrati per data: Luglio 2015
Giovedì, 16 Luglio 2015 12:57

ALIMENTAZIONE PER CONIGLIO

Un animale sano è un animale felice:  per questo è importante sapere cosa dare da mangiare a un coniglio, il cibo giusto è la base del suo benessere insieme a spazi adeguati e cure veterinarie.

Il coniglio necessita poche piccole accortezze a cui vi abituerete in brevissimo tempo.

Il coniglio è un erbivoro stretto, quindi mangia sostanzialmente fieno e verdure. In natura, naturalmente mangerebbe erba, in casa deve mangiare il fieno.

Per quanto riguarda le verdure, come indicazione di base è bene fare una rotazione e non fornire tutti i giorni i medesimi alimenti. Obbligatori, tuttavia, sono il sedano e i finocchi che mantengono la motilità intestinale, fondamentale in un coniglio. A questo aggiungiamo una terza verdura: insalata belga, romana, catalogna, carote, radicchio rosso o variegato, tarassaco, zucchine, zucca, spinaci, cicoria, prezzemolo...

Bene anche qualche tocchetto di frutta ogni tanto.

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Pulci , pidocchi e zecche:

Si tratta di parassiti che attaccano gli animali domestici e d’allevamento e occasionalmente possono attaccare l’uomo installandosi per esempio in tappeti e divani. Le pulci e le zecche possono minacciare realmente la salute e il benessere dell’animale. Oltre al notevole disagio, questi parassiti possono causare anche gravi malattie negli animali e nelle persone.

Pulci

Questi piccoli, quasi invisibili insetti possono rendere la vita infelice e disturbare la tua casa con un circolo vizioso di morsicature e prurito. Le pulci possono inoltre causare la dermatite allergica da pulci in alcuni animali e possono essere portatrici di alcune pericolose malattie.

Zecche

Spesso sono troppo piccole per essere visibili ma sono in grado di attaccarsi all’animale e di nutrirsi del suo sangue fino a riempirsi. Prosperano in ambienti con umidità elevata e temperature moderate, ma possono essere trovate ovunque. Le zecche possono trasportare e trasmettere malattie, tra cui la malattia di Lyme, che possono causare gravi problemi di salute agli animali e alle persone.

Pidocchi

Sebbene le infestazioni del cane e del gatto siano spesso conseguenza della trascuratezza dei proprietari, alcune razze possono essere più facilmente aggredite dal parassita. Le orecchie lunghe e reclinate forniscono un ambiente favorevole allo sviluppo del parassita mentre i gatti a pelo lungo, se non pettinati di frequente e con cura, possono ospitare i parassiti negli strati profondi del pelo.

Infestazioni gravi si osservano negli animali abbandonati o denutriti ma possono essere presenti anche su soggetti debilitati per altre malattie. In qualche caso le infestazioni sono associate a senilità, ma la maggior parte dei casi sono diagnosticati negli animali giovani. Spesso i pidocchi provocano intenso prurito spesso causa di autolesioni negli animali con escoriazioni sulla pelle e perdita del pelo.

Quali danni provocano: oltre che molto fastidiosi, pulci, pidocchi e zecche nelle loro diverse specie sono potenziali vettori di pericolose malattie e batteri anche per l’uomo oltre che per gli animali.

Quando si manifestano:

il periodo di maggiore diffusione va dalla primavera alla fine dell’estate.

Animale abbandonato? Cosa fare?

Vi siete  imbattuti in un cane o gatto abbandonato? Quali sono i consigli da seguire?

- Avvicinati all’animale con calma. Non camminare in maniera diretta verso di lui perché potrebbe interpretare il gesto come una minaccia  e scappare o diventare aggressivo. Se  al contrario si lascia avvicinare puoi aiutarlo e tentare di farci amicizia con un po’ di acqua e di cibo.

- Chiama la Polizia Locale, o il servizio veterinario dell’ASL, o l’Ente Protezione Animali (Enpa) o una delle associazioni di volontari  segnalate sotto

- Controlla eventuali tatuaggi (nell’interno coscia o all’interno del padiglione auricolare) sempre con molta attenzione

- Vuoi portarlo temporaneamente a casa? Fallo prima di tutto controllare dal veterinario che possa anche verificare la presenza del microchip di identificazione

- Se è visibilmente ferito, non somministrargli farmaci né cibo né acqua, e portalo subito dal veterinario appoggiandolo su qualcosa di rigido

- Se si tratta di un gatto che si è perso  ed è abituato al contatto con l’uomo non dovresti avere  difficoltà ad avvicinarlo. Comincia sempre a dargli del cibo. Se invece è un gatto randagio o spaventato è meglio rivolgersi ad associazioni.

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Per la pulizia del condotto uditivo è opportuno rivolgersi allo specialista che adotterà la soluzione migliore.

Se notiamo che si gratta spesso gli orecchi e scuote violentemente la testa è meglio rivolgersi al veterinario, può significare che qualcosa negli orecchi gli dà fastidio.

Pulizia degli occhi: Controllare che gli occhi del cane non abbiano arrossamenti o lacrimazione eccessiva,se si nota che l'animale si stropiccia l'occhio spesso,controllatelo con più attenzione potrebbe avere un'infiammazione.

Per prevenire l'insorgere di disturbi è sufficiente tenere puliti gli occhi del cane passando leggermente intorno all'occhio andando dall'estremità più vicina al naso a quella esterna, un tampone di garza sterile imbevuta in soluzioni di bagni oculari in commercio.

E' sconsigliabile usare cotone idrofilo in quanto può perdere dei filamenti che potrebbero andare dentro l'occhio del cane.

Pulizia dei denti: E' consigliabile praticare una pulizia, almeno settimanale, della bocca del cane, che manterrà la dentatura sana e limiterà quello sgradevole odore che il fiato assume col tempo.

La pulizia può essere effettuata in due modi differenti:usare uno spazzolino pediatrico a setole morbide imbevuto in una soluzione consigliata dal veterinario o in un bicchiere di acqua tiepida dove si è sciolto un cucchiaino di bicarbonato di sodio,passando lo spazzolino sui denti con movimento rotatorio, abituarlo a questo operazione gradualmente.

Un'altra possibilità è quella per prevenire la formazione del tartaro o almeno per limitarne il deposito è consigliabile dare al cane uno snak per cani duro, da sgranocchiare in quanto la masticazione dei cibi duri comporta attriti dentali utilissimi, o servigli un osso al fluoro specifico per l'insorgere del tartaro.

Quando il tartaro è consistente per toglierlo occorre l'intervento del veterinario che lo effettuerà con l'anestesia dell'animale.

Igiene del gatto

Tutti gli esseri viventi necessitano di una pulizia personale: gli umani, le piante, ed anche i nostri amici gatti. Essere puliti aiuta a sentirsi bene con se stesso e gli altri, aiutiamo quindi i nostri  gatti… a stare meglio con loro stesso e con l’ambiente che li circonda.

Bagno: Come prima cosa ve detto che è meglio abituare i gatti ad essere toilettati fin da cuccioli, in questo modo si abitueranno meglio ad essere manipolati per la loro pulizia personale e non faranno troppe storie!!!

Dovete sapere che insieme al dormire la pulizia del suo corpo, è una delle attività principali del vostro gatto, (tutti i gatti passano la maggior parte delle loro giornate a leccarsi, per pulire bene il loro pelo, specie le razze a pelo lungo, ed anche per questo sarebbe meglio dargli dei prodotti anti-HAIR-BALL, in questo modo eviteremo che al nostro piccolino si formino bossoli di pelo nello stomaco, che potrebbero causargli fastidio e vomito.) 

Spazzolatura del pelo: il pettine deve essere a doppio lato largo/stretto; il gatto va pettinato almeno 1 volta a settimana, prima con il lato largo, prima nella direzione del pelo, poi contropelo, in modo da rimuovere delicatamente la polvere ed il pelo morto ed eliminare così i piccoli nodi, che se sono difficili da sciogliere non vanno strappati ma piuttosto tagliati con una forbicina, poi passate il lato stretto del pettine, nella direzione del pelo, per lisciarlo di più. Questa operazione va ripetuta più volte nel periodo di muta, anche tutti i giorni se occorre, ve ne accorgerete quando vedrete il vostro gatto cominciare a perdere il pelo.

Se ci sono nodi sul manto del nostro gatto possiamo usare prima una spazzolina per districare o sciogliere un po’ i nodi, e poi passare al pettine, che dopo questi trattamenti apparirà più lucido e morbido, e sarà anche più piacevole carezzare il nostro gatto.

La spazzolina va anche usata se il nostro gatto ha il pelo talmente liscio che il pettine andrebbe a “vuoto” o se il gatto ha il pelo corto, è più comoda.

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Giovedì, 16 Luglio 2015 11:25

ALIMENTAZIONE DEL GATTO

Oggi in commercio esistono mangimi secchi ed umidi per gatti di altissima qualità, bilanciati e studiati per garantire all’animale tutto ciò di cui necessita durante la crescita e sviluppo, il mantenimento e l’età avanzata.

Cucciolo: Un cucciolo ha la necessità di mangiare regolarmente, con un intervallo tra un pasto e l'altro che varia da 2 a 6 ore a seconda dell’età.

• Cuccioli da 0 a 10 giorni è necessario che mangino ogni 2 ore durante il giorno, ogni 3 ore la notte.

• Cuccioli da 10 a 15 giorni è necessario che mangino ogni 3 ore durante il giorno, ogni 4 ore la notte.

• Cuccioli da 15 a 20 giorni è necessario che mangino ogni 4 ore durante il giorno, ogni 5 ore la notte.

• Cuccioli da 20 a 30 giorni è necessario che mangino ogni 5 ore durante il giorno, ogni 6-7 ore la notte.

Verso le 3 settimane si può iniziare ad alimentare i piccoli con cibo diverso dal latte materno, usando del latte commerciale per gattini somministrato con un cucchiaino. Dopo pochi giorni potete addizionarlo con dei croccantini e cibo umido per gattini in crescita, oppure con degli omogeneizzati a base di pesce o carne: 1 parte di cibo secco più 3 parti di latte o acqua, oppure 2 parti di cibo in scatola o fresco più una parte di latte o acqua. Lo svezzamento si completerà intorno alle 6 - 8 settimane, ma è comunque consigliabile somministrare il cibo per gattini fino a 9 mesi di età.

Adulto: Gli alimenti di produzione industriale hanno il vantaggio di essere più economici e di contenere tutti i principi nutrizionali di cui un gatto ha bisogno.Vengono preparati con cura, utilizzando gli ingredienti migliori e rispettando le regole sanitarie simili a quelle dell'alimentazione umana.Questi alimenti sono molto apprezzati dai gatti. Si raccomanda di nutrire il vostro gatto rispettando le razioni giornaliere indicate su ogni confezione.Per il gatto e consigliabile usare sia cibi secchi che umidi.

I cibi umidi (sia bocconcini che paté ) sono molto gustosi ed essendo simili al prodotto fresco, stimolano l'appetito dell'animale. Sono alimenti caratterizzati da un'alta digeribilità.

Sono alimenti veloci da preparare e si servono facilmente dalla scatoletta. Una volta aperta la confezione, è consigliabile tenerlo in frigorifero, poiché il cibo umido si deteriora facilmente.

Si raccomanda, alla fine di ogni pasto, di pulire con attenzione la ciotola del gatto, per evitare che il cibo residuo deteriorandosi possa sviluppare microrganismi pericolosi.

I cibi umidi non hanno bisogno di essere integrati con altri generi di alimenti. Sono, infatti formulati in modo da garantire all'animale una dieta bilanciata.

Gli alimenti secchi (crocchette) ha il vantaggio di non andare a male nella ciotola, si adatta dunque perfettamente al comportamento dei gatti, i quali amano fare più pasti nel corso della giornata. Infine le crocchette, se esposte all'aria, emanano un odore meno forte. Se cambiate il tipo di alimentazione, è bene farlo in modo graduale, in modo da evitare che il vostro micio faccia feci molli o diarrea, vi raccomando di miscelare in quantità crescente l'alimento nuovo con quello vecchio, per giungere infine alla sostituzione completa non prima di due settimane.

Anziano: L'inizio dell'invecchiamento viene, in genere, collocato intorno ai 7 anni di età. Una delle prime esigenze che muta nel gatto anziano è l’alimentazione. L'apparato digerente, infatti, tende con l'avanzare degli anni a essere meno efficiente, le capacità olfattive si riducono e possono manifestarsi problemi a livello masticatorio. Per questo motivo, si deve far seguire al gatto una dieta bilanciata a base di prodotti formulati proprio per soggetti anziani. La dieta bilanciata garantisce una migliore qualità della vita, rallenta i processi di invecchiamento e può prevenire le malattie che più facilmente li colpiscono. L'alimento dovrà essere friabile e tenero da masticare, appetibile per compensare l'abbassamento dell'olfatto, con i migliori ingredienti proteici e arricchito con sostanze grasse per una migliore digeribilità. La vitamina C, la E e un ridotto tenore di fosforo sono benefici. Un apporto equilibrato di fibre alimentari favoriscono la digestione. Non vanno dati assaggi, in particolare avanzi alimentari della tavola, per evitare che diventi obeso, affaticando così la circolazione sanguigna e la respirazione.

Igiene del cane

Il proprietario di un cane dovrebbe dedicare all’animale cure quotidiane o settimanali, in modo da tenere lo stato generale sempre sott’occhio, preoccupandosi dell’igiene ma anche della bellezza. Ecco un piccolo compendio delle periodiche attenzioni da riservare al cane.

Il bagno: I cani non hanno bisogno di fare spesso il bagno: i bagni troppo frequenti potrebbero rimuovere eccessivamente il grasso naturale del pelo, facendolo così diventare secco e meno impermeabile. Questa operazione dovrà essere fatta solo quando ne ha effettivamente bisogno: ad esempio quando il cane è troppo infangato o ha un odore poco gradevole. Il bagno è l’occasione per osservare bene il pelo (una certa perdita di pelo è comunque fisiologica) e la pelle dell’animale: arrossamenti, presenza di forfora, zone diradate, opacità del manto. Per la cura del pelo esistono prodotti specifici.

Spazzolatura del pelo: Nel pelo del cane, specialmente quelli a pelo lungo, si formano spesso dei nodi e grovigli, la polvere gli si deposita sopra e di conseguenza hanno bisogno frequentemente di essere spazzolati, per prevenire dei nodi al pelo ed un inutile "grattamento" dell'animale. Per i cani a pelo lungo useremo un pettine a denti più larghi (distanti fra loro circa 2 mm.) che ci consentono di sciogliere i nodi, Se con la spazzolatura non è possibile sciogliere i nodi allora dovremmo tagliarli infilando il pettine sotto il nodo.Per i cani a pelo corto è più comodo usare un guanto di setola che ci consente di lucidare il pelo esterno e nello stesso tempo togliere il sottopelo e lasciare la pelliccia morbida e lucida.

Taglio delle unghie e pulizia delle zampe: E' un'operazione delicata e non particolarmente difficile nello stesso tempo, specialmente se il cane "collabora", per le prime volte comunque è meglio chiedere consiglio al veterinario.

Le unghie troppo lunghe rappresentano un handicap per il cane che vive su terreni levigati come pavimenti di marmo o di legno verniciato. Il taglio va effettuato con un tagliaunghie o con una tronchesina. Occorre prestare molta attenzione a non toccare la "polpa" dell'unghia, una cosa facile se è visibile,molto difficile e quindi fare molta attenzione, se l'unghia è scura e non lascia intravedere la parte viva!.

La frequenza con cui effettuare l'operazione dipende da dove il cane vive: più tempo passa su terreni lisci dove non ha la possibilità di "grattare" e maggiore sarà la frequenza dell'operazione. Anche le zampe devono essere controllate spesso per prevenire depositi di sporco.

Se il cane si lecca spesso la zampa è perché ha qualche problema, occorrerà esaminarla con attenzione per scoprire che non ci siano dei tagli o che non abbia niente di conficcato tra le dita o nel pelo attorno.

Pulizia degli orecchi: Una buona igiene auricolare comporta innanzitutto l'asportazione dei peli che ostruiscono l'orifizio auricolare. Per rimuovere il cerume che si accumula sulla superficie interna del padiglione auricolare usare dei bastoncini cotton-fioc i  inumiditi con appositi prodotti in commercio, e seguire la conformazione dell'orecchio.

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Giovedì, 16 Luglio 2015 11:11

ALIMENTAZIONE DEL CANE

Il cane per crescere e mantenersi sano e attivo, ha bisogno di un’alimentazione che contenga giuste proporzioni dei seguenti elementi nutritivi (diverse per tutte le età):

• Proteine

• Zuccheri

• Grassi

• Vitamine

• Minerali

Cucciolo: Lo svezzamento del cucciolo inizia tra la terza e la quarta settimana di vita, a seconda delle razze. Come avviene anche nei bambini, il passaggio a un nuovo tipo di regime alimentare (cibi solidi) deve essere fatto con una certa gradualità; all’inizio della fase di svezzamento si potranno utilizzare delle preparazioni ad hoc (piccoli pezzetti di cibo secco ammorbiditi con l’acqua). Non tutti i cuccioli potranno gradire fin da subito il passaggio; sarà cura del suo amico uomo incoraggiarlo con pazienza alla nuova tipologia di alimenti. Trascorse sei settimane dalla nascita, almeno un quarto del fabbisogno alimentare del cucciolo dovrebbe essere costituito dalla nuova tipologia di cibo (pezzetti man mano più grandi e con un minor quantitativo di acqua). Lo svezzamento si conclude generalmente dopo sette od otto settimane; l’importante è evitare uno svezzamento brusco che potrebbe creare problemi sia al cucciolo che alla madre. Fondamentale nei primi mesi di vita (ma lo sarà anche in seguito) evitare un’alimentazione eccessiva; un cane sovrappeso infatti correrà molti più rischi di contrarre patologie; tra l’altro molti alimenti per cuccioli vengono integrati con sostanze condroprotettrici quali glucosamina e condroitin solfato) oltre che con vitamine e minerali quali calcio e fosforo. Nella fase dello svezzamento il numero di pasti consigliati è quattro al giorno; trascorsa la fase di svezzamento si passerà a tre per poi stabilizzarsi su due. È importante che la digestione avvenga correttamente, i pasti dovranno quindi essere somministrati a intervalli adeguati (almeno 8-9 ore tra l’uno e l’altro). È consigliabile non somministrare il pasto serale a ore troppo tarde.

Adulto: Per certi versi, le regole dell’alimentazione del cane non sono poi così dissimili da quelle umane; anche per quanto riguarda i nostri amici si deve tenere conto del loro stile di vita; fra certi cani infatti possono essere fatti gli stessi paragoni che si fanno fra persone sedentarie e persone fisicamente attive; ovvio che se ne debba tenere conto perché il fabbisogno nutrizionale è sicuramente diverso.

Due tipi di alimentazione del cane: Quella casalinga e quella industriale; non è azzardato affermare che ormai la stragrande maggioranza delle persone opta per la seconda che offre indubbi vantaggi: innanzitutto rende molto più facile, veloce e pratica la preparazione dei pasti; anche dal punto di vista della comodità, dei costi e della conservazione i vantaggi sono innegabili.

Il cibo per cani può essere suddiviso sia in relazione alle sue caratteristiche nutrizionali (cibi completi, complementari o dietetici) sia in base al suo grado di umidità. Secondo questo ultimo criterio il cibo per cane viene distinto in:

• Cibo secco

• Cibo umido

Nel cibo secco il grado di umidità è inferiore 15% circa; si parla invece di cibo umido quando il grado di umidità è compreso tra il 68 e il 78%;

Cibo secco  - I cibi secchi (i croccantini) hanno tempi di conservazione molto lunghi e non vi sono quindi problemi a detenerne scorte anche considerevoli; sono facilmente reperibili in ogni tipologia di linee (puppy, premium, light, indoor); possono fornire un’alimentazione completa e generalmente hanno un ottimo rapporto qualità/prezzo.

Cibo umido - In linea di massima i cibi umidi sono sicuramente più appetibili e digeribili dei cibi secchi; sono più adatti ai cani che soffrono di disturbi renali e sono molto più vari dal punto di vista del gusto.  

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Giovedì, 16 Luglio 2015 10:21

ANIMALE INTOLLERANTE?

Come le persone, anche il gatto e il cane possono sviluppare intolleranza nei confronti di uno o più componenti della loro ABITUALE alimentazione. La comparsa dei primi sintomi è generalmente improvvisa: l’animale risulta improvvisamente intollerante a qualcosa che ha “sempre” mangiato. Le manifestazioni dell’intolleranza alimentare possono essere CUTANEE o GASTROENETRICHE. Quelle cutanee comprendono prurito, eccessivo lambimento e mordicchiamento della cute con conseguente perdita di pelo in alcune aree del corpo, dermatiti di vario tipo, otiti e nel gatto anche lesioni sulle labbra. Le manifestazioni gastroenteriche, che possono coesistere oppure no con le manifestazioni cutanee, comprendono solitamente diarrea e occasionalmente anche disappetenza e vomito. Cosa fare se si verifica uno di questi sintomi? Occorre far seguire al nostro animaletto una dieta che elimini tutti gli alimenti che scaturiscono la reazione. La dieta andrà seguita per un periodo di tempo che va dalle 6 alle 8 settimane. Come si capisce se la terapia è stata efficace? Dopo aver seguito la dieta non avrà più sintomi, allora l’intolleranza alimentare sarà confermata.

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